Achille, l'eroe centrale dell'Iliade di Omero, è costantemente accompagnato da epiteti che ne sottolineano le qualità, l'ascendenza o il destino. Questi epiteti non sono semplici ornamenti, ma contribuiscono a definire il personaggio e a guidare l'interpretazione del poema. Alcuni dei più ricorrenti includono:
Pelide: Questo epiteto si riferisce direttamente alla sua ascendenza, essendo Achille figlio di Peleo. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Peleo) è quindi legato alla sua origine terrena.
Piede Rapido (podas okys): Questo è forse l'epiteto più frequente e significativo. Sottolinea la sua velocità, essenziale per la sua abilità guerriera e la sua irruenza. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Velocità)
Glorioso: Esprime la fama e la reputazione di Achille come guerriero invincibile. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Gloria)
Divino/Simile a un Dio: Questi epiteti lo elevano al di sopra degli altri eroi, suggerendo la sua natura quasi sovrumana e il suo legame con gli dei, soprattutto grazie alla madre, la dea Teti. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Divinità) e (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Teti)
Figlio di Peleo: Simile a Pelide, ribadisce la sua filiazione.
Distruttore di uomini: Sottolinea il suo ruolo di guerriero spietato e la sua capacità di causare morte e distruzione. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Guerra)
L'uso di questi epiteti, spesso ripetuti, non è casuale. Hanno una funzione mnemotecnica (aiutando a memorizzare il poema oralmente) e contribuiscono alla creazione di un'immagine coerente e stratificata di Achille. Sottolineano la sua potenza, la sua origine, la sua velocità e il suo destino, elementi chiave per comprendere la sua figura tragica.